I tempi odierni sono tali che il rapporto fra Amministrazione Pubblica e i cittadini debba essere radicalmente modificato e per certi aspetti addirittura sovvertito e noi siamo convinti che si possa veramente realizzare nei fatti ciò che ancora resta nelle parole e cioè che l’Amministrazione Pubblica è al servizio dei cittadini e non viceversa . Noi vogliamo che i cittadini e le aziende non restino prigionieri della burocrazia e che l’economia locale decolli, perciò vogliamo fare in modo che l’imprenditoria e la capacità progettuale trovino un terreno adatto al loro sviluppo. E’ assodato che il singolo ha una capacità di adattamento alle esigenze derivate dai cambiamenti sociali molto più veloce di quella della macchina amministrativa perciò è conveniente liberare quegli spazi di intervento pubblico che possono essere gestiti dai privati con maggior profitto mantenendo al pubblico solo le funzioni di indirizzo e di controllo che gli sono propri. I costi burocratici e amministrativi che i cittadini devono pagare alla pubblica amministrazione si misurano infatti col tempo impiegato per il rilascio di documenti necessari per rendere esecutiva la realizzazione dei progetti
E’ impensabile che per il rilascio di un esercizio commerciale o il rilascio di una concessione edilizia debbano trascorrere mesi e mesi se non anni, per non parlare dei piani urbanistici (PUA), dove i tempi si misurano in anni, 3-4 e dove sono richiesti 12-13 pareri di enti diversi; per un accordo di programma di anni ne passano 6 o 7 mentre in altri comuni italiani sono sufficienti 6 mesi per avere concessioni di questo ultimo tipo.
Riteniamo assolutamente necessaria una profonda innovazione all’ interno della struttura comunale. Lo sportello unico così realizzato nel nostro comune è un esempio eclatante di come uno strumento concepito per snellire il rapporto col cittadino sia invece di ostacolo ad un’ efficace risposta ai problemi.
Prima di tutto bisogna informatizzare tutta l’Amministrazione, affinché il rapporto fra i cittadini e il Comune sia immediato e trasparente. La nostra zona è dotata di autostrade informatiche provviste di banda larga, ma il nostro Comune si rapporta con i cittadini quasi esclusivamente col “cartaceo”. Pensiamo ad uffici statali come l’ufficio delle entrate o del territorio (Catasto) che interagiscono coi cittadini e le loro organizzazioni solo per via telematica; è veramente anacronistico che il nostro Comune continui ad interloquire utilizzando sistemi tradizionali ormai obsoleti.
Occorre semplificare al massimo i regolamenti comunali e lavorare affinché vengano semplificati anche quelli che sono di competenza sovracomunale; bisogna definire chi fa, che cosa , come e in quanto tempo e incentivare la formazione professionale dei dipendenti comunali. Riteniamo necessario passare da un sistema autorizzativo ad un sistema prescrittivo dando così responsabilità al cittadino ed esercitare un ferreo controllo a valle sulla esecuzione della richiesta.
Dove è possibile e la legge lo consente, la delega o la compartecipazione fra pubblico e privato vanno assolutamente applicate. Il comune deve perciò farsi interprete, verso la Regione, la Provincia e tutti gli altri enti territoriali portatori di deleghe, di un quadro normativo meno burocratico e più snello.
La semplificazione burocratica va perseguita ed attuata, bisogna coinvolgere tutti i soggetti interessati, le forze politiche, i dipendenti coi loro sindacati, le organizzazioni professionali e datoriali e quanti hanno interesse alla risoluzione del problema.
Il Candidato Sindaco U.d.C. Antonio Prati
E’ impensabile che per il rilascio di un esercizio commerciale o il rilascio di una concessione edilizia debbano trascorrere mesi e mesi se non anni, per non parlare dei piani urbanistici (PUA), dove i tempi si misurano in anni, 3-4 e dove sono richiesti 12-13 pareri di enti diversi; per un accordo di programma di anni ne passano 6 o 7 mentre in altri comuni italiani sono sufficienti 6 mesi per avere concessioni di questo ultimo tipo.
Riteniamo assolutamente necessaria una profonda innovazione all’ interno della struttura comunale. Lo sportello unico così realizzato nel nostro comune è un esempio eclatante di come uno strumento concepito per snellire il rapporto col cittadino sia invece di ostacolo ad un’ efficace risposta ai problemi.
Prima di tutto bisogna informatizzare tutta l’Amministrazione, affinché il rapporto fra i cittadini e il Comune sia immediato e trasparente. La nostra zona è dotata di autostrade informatiche provviste di banda larga, ma il nostro Comune si rapporta con i cittadini quasi esclusivamente col “cartaceo”. Pensiamo ad uffici statali come l’ufficio delle entrate o del territorio (Catasto) che interagiscono coi cittadini e le loro organizzazioni solo per via telematica; è veramente anacronistico che il nostro Comune continui ad interloquire utilizzando sistemi tradizionali ormai obsoleti.
Occorre semplificare al massimo i regolamenti comunali e lavorare affinché vengano semplificati anche quelli che sono di competenza sovracomunale; bisogna definire chi fa, che cosa , come e in quanto tempo e incentivare la formazione professionale dei dipendenti comunali. Riteniamo necessario passare da un sistema autorizzativo ad un sistema prescrittivo dando così responsabilità al cittadino ed esercitare un ferreo controllo a valle sulla esecuzione della richiesta.
Dove è possibile e la legge lo consente, la delega o la compartecipazione fra pubblico e privato vanno assolutamente applicate. Il comune deve perciò farsi interprete, verso la Regione, la Provincia e tutti gli altri enti territoriali portatori di deleghe, di un quadro normativo meno burocratico e più snello.
La semplificazione burocratica va perseguita ed attuata, bisogna coinvolgere tutti i soggetti interessati, le forze politiche, i dipendenti coi loro sindacati, le organizzazioni professionali e datoriali e quanti hanno interesse alla risoluzione del problema.
Il Candidato Sindaco U.d.C. Antonio Prati
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