Antonio Prati (Tonino per gli amici) è figura molto stimata ed apprezzata (non solo in ambito cattolico) per l’impegno profuso nella società civile a livello di associazionismo, cooperazione, volontariato, sempre con atteggiamento di servizio rivolto alla città.
E’ stato segretario della COLDIRETTI a Cesena e successivamente presidente del Consorzio di difesa delle produzioni agricole e vice presidente del CER (Consorzio di bonifica Emiliano-Romagnolo).
Ha assunto l’incarico di presidente provinciale di CONF-COOPERATIVE e poi quella di presidente della Banca di Cesena.
Ha ricoperto poi la carica di presidente della Federazione Regionale delle Banche di Credito Cooperativo ed in seguito quella di vice-presidente della Federazione Nazionale delle stesse.
Attualmente rivolge la sua opera nel campo del volontariato.
Proponiamo ampi stralci dell’intervento svolto il 24 gennaio 2009 durante l’assemblea di “investitura” a candidato sindaco per il nostro partito.
MOTIVI DELLA CANDIDATURA
Oltre agli amici dell’ UDC e della ROSA PER L’ITALIA diverse persone che ho incontrato in questi ultimi tempi mi hanno incoraggiato nel rendermi disponibile per la candidatura a Sindaco della nostra città.
Ho riflettuto a lungo, in particolare sulla possibilità che i cattolici si impegnino in politica, i cattolici sono già molto attivi nelle associazioni ecclesiali, impegnati nel sociale e nel mondo no-profit in generale. Il richiamo fatto ultimamente dal Santo Padre Benedetto XVI affinché i cattolici si impegnino in politica, la linea politica assunta a livello nazionale e l’iniziativa “per una costituente di centro” mi hanno convinto nel dare la mia disponibilità per la candidatura a Sindaco di Cesena per l’ Unione di Centro.
CONDIVISIONE DELLA LINEA POLITICA
Oggi siamo in una situazione politica estremamente confusa siamo passati da un sistema bipolare ad un sistema bipartitico, che bipartitico non è, dato che sia nel centro-destra che nel centro-sinistra vi sono forze alleate che condizionano profondamente le scelte dei partiti maggiori.
Localmente si sta riproponendo lo stesso schema, il PD ha fatto le primarie scegliendo un candidato gia annunciato 5 anni fa quando fu ricandidato il sindaco Conti. la candidatura di Lucchi è stata sponsorizzata da tutti i maggiorenti del PD e nonostante ciò la sfidante Prof. Ines Briganti ha avuto una affermazione di tutto rispetto raggiungendo il 25% dei consensi. Il candidato Lucchi non è certamente una novità, è il prodotto della dirigenza del PCI- PDS- DS-PD se è vero che all’età di 18 anni era segretario della Federazione Giovanile Comunista quindi da 26 anni fa parte della nomenclatura della sinistra. L’ipotesi che si delinea a sinistra è quella dei tutti dentro di prodiana memoria compreso l’ITALIA DEI VALORI (dopo gli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto il rampollo di casa Di Pietro non si sa quali valori siano rimasti se non quelli del codice penale a cui Di Pietro non perde occasione di far riferimento, “nelle intercettazioni di mio figlio non c’è nulla di penalmente perseguibile” come se non esistessero una morale ed un’etica fuori dal codice penale).
Nel centro-destra la PDL ha fatto una scelta autonoma con un suo candidato isolandosi, per il momento, anche dalla LEGA tradizionale alleato a livello nazionale e perdendo ulteriori pezzi confluiti nella lista “libertà e futuro” che ha come candidato sindaco l’ ex consigliere di FI Angeli, alla cui lista ha aderito anche l’ ex segretario di AN Franchini e la segretaria DELLA FIAMMA TRICOLORE Santacroce e lista civica di Carlo Venturi.
Nel nostro territorio è inoltre presente un partito di grandi tradizioni, come il PRI con un suo candidato sindaco.
Questa situazione a livello locale è figlia della politica nazionale, dove il presidente Berlusconi fautore del bipartitismo oggi non perde occasione per delegittimare l’opposizione, tende al mono-partito con un sistema presidenziale per diventare un monarca assoluto, sempre nel solco del partito azienda.
Nel centro sinistra abbiamo un PD che dal 92 ad oggi ha fatto diverse mutazioni ma nella sostanza è rimasto sempre un’ azienda partito, oggi dopo l’ unione dei DS con la Margherita ha dato origine al PD ma continua la stessa politica e non c’è stata nessuna discontinuità. In pratica la Margherita è stata annessa ai DS: infatti il candidato sindaco Lucchi era gia stato individuato nel 2004 e già da tempo lo si vede presente a fianco del sindaco Conti. Il programma per le primarie da Lui presentato non propone nulla di nuovo sul versante politico e nessuna discontinuità con l’amministrazione attuale mentre, per esempio, nel programma della sfidante alle primarie Ines Briganti vi sono diverse critiche all’ amministrazione attuale, fa proposte sulla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e sul modo di governare, è un programma che al 90 % può essere sottoscritto. Azienda partito, dicevo, infatti la gestione del potere che nel nostro comune dura ininterrottamente da 39 anni e nel modo in cui viene esercitato, si configura anche un conflitto di interressi. Sappiamo tutti che una delle fonti di ricavo di questo partito deriva dai contributi obbligatori che gli amministratori pubblici comunali, gli eletti in regione, in parlamento e negli enti economici, devono versare una quota al partito, quindi mantenere degli enti pletorici, ed aumentare i compensi agli amministratori, come è avvenuto in questi giorni a ROMAGNA ACQUE SOCIETA’ DELLE FONTI s.p.a. significa aumentare i contributi al PD, un’azienda che ha come mission la conquista del potere e fa business coi contributi versati da amministratori pubblici.
Ci troviamo di fronte a due partiti: a destra la PDL che non ha storia ed al suo interno ha mille contraddizioni, non vi è alcun dibattito politico, le decisioni, anche le più importanti, vengono prese dal predellino di un’ auto. A sinistra il PD nel cui interno restano irrisolti formidabili problemi di identità e di democrazia, in particolare nel rapporto tra la componente cristiana e quelle socialista, e dove la questione morale è esplosa fragorosamente.
La nostra scelta di strategia politica è stata fatta a livello nazionale, siamo per il bipolarismo e non per il bipartitismo non siamo un piccolo partito d’interposizione tra due soggetti di un finto bipartitismo in cerca di poltrone, vogliamo creare con la società un patto politico ispirato al bene comune, al servizio della famiglia, della comunità, del mondo del lavoro, della libera impresa e della cultura.
Facciamo appello a tutti coloro che credono nei valori che hanno generato la civiltà europea e l’identità cristiana del popolo italiano, vogliamo un partito che metta insieme le idee migliori della storia nazionale ed europea: il progetto di solidarietà e di sussidiarietà del popolarismo, l’affermazione delle virtù civiche repubblicane dell’umanesimo laico, l’ispirazione cristiana e liberale fondata sul primato della persona.
Alcune anticipazioni di proposte programmatiche, che verranno sviluppate e dettagliate in seguito.
- Attivazione di un sistema di democrazia deliberativa, per avvicinare i cittadini ai centri decisionali
- Semplificazione amministrativa e snellimento delle procedure burocratiche. E’ impensabile che per l’apertura di un di un esercizio commerciale o il rilascio di una concessione edilizia debbano trascorrere mesi se non anni per non parlare dei piani urbanistici o accordi di programma dove gli anni non si contano più e dove sono richiesti 12/13 pareri di enti diversi.
- Politiche familiari: non sono politiche di lotta alla povertà o di assistenza che sono proprie del welfare; devono riconoscere l’importanza della famiglia nella società civile quale portatrice di benessere.
- Revisione del Piano Regolatore: passare da un sistema “autorizzativo” ad uno “prescrittivo”
- Profonda revisione del PRIM e del piano-parcheggi; no al parcheggio in zona Osservanza, sì al parcheggio di Piazza della Libertà, spostamento del Foro annonario in zona Lugaresi, riconvesione dell’attuale Foro annonario e sistemazione della Piazza del Popolo (senza rischi per caviglie e calzature), costruzione parcheggio sotterraneo davanti all’ospedale per liberare l’entrata principale; tutte proposte da sottoporre al diretto parere dei cittadini.
- UNIVERSITA’: maggiore sinergia con la facoltà di Architettura nei progetti urbanistici importanti che riguardano la nostra città; creazione del CAMPUS universitario nella zona dell’ex Foro Boario (in alternativa al progetto del quartiere Novello)
- Se è vero (come è vero) che l’acqua potabile è un bene comune ed estinguibile, essa non va sprecata: proponiamo la posa di una rete DUALE di acqua potabile e di uso vario
- No alla via Emilia Bis (a pagamento); proponiamo la individuazione di un percorso (in parte già delineato) intercomunale che colleghi Cesena a Forlì, alternativo alla Via Emilia e che colleghi insediamenti industriali già presenti in quelle zone.
E’ stato segretario della COLDIRETTI a Cesena e successivamente presidente del Consorzio di difesa delle produzioni agricole e vice presidente del CER (Consorzio di bonifica Emiliano-Romagnolo).
Ha assunto l’incarico di presidente provinciale di CONF-COOPERATIVE e poi quella di presidente della Banca di Cesena.
Ha ricoperto poi la carica di presidente della Federazione Regionale delle Banche di Credito Cooperativo ed in seguito quella di vice-presidente della Federazione Nazionale delle stesse.
Attualmente rivolge la sua opera nel campo del volontariato.
Proponiamo ampi stralci dell’intervento svolto il 24 gennaio 2009 durante l’assemblea di “investitura” a candidato sindaco per il nostro partito.
MOTIVI DELLA CANDIDATURA
Oltre agli amici dell’ UDC e della ROSA PER L’ITALIA diverse persone che ho incontrato in questi ultimi tempi mi hanno incoraggiato nel rendermi disponibile per la candidatura a Sindaco della nostra città.
Ho riflettuto a lungo, in particolare sulla possibilità che i cattolici si impegnino in politica, i cattolici sono già molto attivi nelle associazioni ecclesiali, impegnati nel sociale e nel mondo no-profit in generale. Il richiamo fatto ultimamente dal Santo Padre Benedetto XVI affinché i cattolici si impegnino in politica, la linea politica assunta a livello nazionale e l’iniziativa “per una costituente di centro” mi hanno convinto nel dare la mia disponibilità per la candidatura a Sindaco di Cesena per l’ Unione di Centro.
CONDIVISIONE DELLA LINEA POLITICA
Oggi siamo in una situazione politica estremamente confusa siamo passati da un sistema bipolare ad un sistema bipartitico, che bipartitico non è, dato che sia nel centro-destra che nel centro-sinistra vi sono forze alleate che condizionano profondamente le scelte dei partiti maggiori.
Localmente si sta riproponendo lo stesso schema, il PD ha fatto le primarie scegliendo un candidato gia annunciato 5 anni fa quando fu ricandidato il sindaco Conti. la candidatura di Lucchi è stata sponsorizzata da tutti i maggiorenti del PD e nonostante ciò la sfidante Prof. Ines Briganti ha avuto una affermazione di tutto rispetto raggiungendo il 25% dei consensi. Il candidato Lucchi non è certamente una novità, è il prodotto della dirigenza del PCI- PDS- DS-PD se è vero che all’età di 18 anni era segretario della Federazione Giovanile Comunista quindi da 26 anni fa parte della nomenclatura della sinistra. L’ipotesi che si delinea a sinistra è quella dei tutti dentro di prodiana memoria compreso l’ITALIA DEI VALORI (dopo gli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto il rampollo di casa Di Pietro non si sa quali valori siano rimasti se non quelli del codice penale a cui Di Pietro non perde occasione di far riferimento, “nelle intercettazioni di mio figlio non c’è nulla di penalmente perseguibile” come se non esistessero una morale ed un’etica fuori dal codice penale).
Nel centro-destra la PDL ha fatto una scelta autonoma con un suo candidato isolandosi, per il momento, anche dalla LEGA tradizionale alleato a livello nazionale e perdendo ulteriori pezzi confluiti nella lista “libertà e futuro” che ha come candidato sindaco l’ ex consigliere di FI Angeli, alla cui lista ha aderito anche l’ ex segretario di AN Franchini e la segretaria DELLA FIAMMA TRICOLORE Santacroce e lista civica di Carlo Venturi.
Nel nostro territorio è inoltre presente un partito di grandi tradizioni, come il PRI con un suo candidato sindaco.
Questa situazione a livello locale è figlia della politica nazionale, dove il presidente Berlusconi fautore del bipartitismo oggi non perde occasione per delegittimare l’opposizione, tende al mono-partito con un sistema presidenziale per diventare un monarca assoluto, sempre nel solco del partito azienda.
Nel centro sinistra abbiamo un PD che dal 92 ad oggi ha fatto diverse mutazioni ma nella sostanza è rimasto sempre un’ azienda partito, oggi dopo l’ unione dei DS con la Margherita ha dato origine al PD ma continua la stessa politica e non c’è stata nessuna discontinuità. In pratica la Margherita è stata annessa ai DS: infatti il candidato sindaco Lucchi era gia stato individuato nel 2004 e già da tempo lo si vede presente a fianco del sindaco Conti. Il programma per le primarie da Lui presentato non propone nulla di nuovo sul versante politico e nessuna discontinuità con l’amministrazione attuale mentre, per esempio, nel programma della sfidante alle primarie Ines Briganti vi sono diverse critiche all’ amministrazione attuale, fa proposte sulla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e sul modo di governare, è un programma che al 90 % può essere sottoscritto. Azienda partito, dicevo, infatti la gestione del potere che nel nostro comune dura ininterrottamente da 39 anni e nel modo in cui viene esercitato, si configura anche un conflitto di interressi. Sappiamo tutti che una delle fonti di ricavo di questo partito deriva dai contributi obbligatori che gli amministratori pubblici comunali, gli eletti in regione, in parlamento e negli enti economici, devono versare una quota al partito, quindi mantenere degli enti pletorici, ed aumentare i compensi agli amministratori, come è avvenuto in questi giorni a ROMAGNA ACQUE SOCIETA’ DELLE FONTI s.p.a. significa aumentare i contributi al PD, un’azienda che ha come mission la conquista del potere e fa business coi contributi versati da amministratori pubblici.
Ci troviamo di fronte a due partiti: a destra la PDL che non ha storia ed al suo interno ha mille contraddizioni, non vi è alcun dibattito politico, le decisioni, anche le più importanti, vengono prese dal predellino di un’ auto. A sinistra il PD nel cui interno restano irrisolti formidabili problemi di identità e di democrazia, in particolare nel rapporto tra la componente cristiana e quelle socialista, e dove la questione morale è esplosa fragorosamente.
La nostra scelta di strategia politica è stata fatta a livello nazionale, siamo per il bipolarismo e non per il bipartitismo non siamo un piccolo partito d’interposizione tra due soggetti di un finto bipartitismo in cerca di poltrone, vogliamo creare con la società un patto politico ispirato al bene comune, al servizio della famiglia, della comunità, del mondo del lavoro, della libera impresa e della cultura.
Facciamo appello a tutti coloro che credono nei valori che hanno generato la civiltà europea e l’identità cristiana del popolo italiano, vogliamo un partito che metta insieme le idee migliori della storia nazionale ed europea: il progetto di solidarietà e di sussidiarietà del popolarismo, l’affermazione delle virtù civiche repubblicane dell’umanesimo laico, l’ispirazione cristiana e liberale fondata sul primato della persona.
Alcune anticipazioni di proposte programmatiche, che verranno sviluppate e dettagliate in seguito.
- Attivazione di un sistema di democrazia deliberativa, per avvicinare i cittadini ai centri decisionali
- Semplificazione amministrativa e snellimento delle procedure burocratiche. E’ impensabile che per l’apertura di un di un esercizio commerciale o il rilascio di una concessione edilizia debbano trascorrere mesi se non anni per non parlare dei piani urbanistici o accordi di programma dove gli anni non si contano più e dove sono richiesti 12/13 pareri di enti diversi.
- Politiche familiari: non sono politiche di lotta alla povertà o di assistenza che sono proprie del welfare; devono riconoscere l’importanza della famiglia nella società civile quale portatrice di benessere.
- Revisione del Piano Regolatore: passare da un sistema “autorizzativo” ad uno “prescrittivo”
- Profonda revisione del PRIM e del piano-parcheggi; no al parcheggio in zona Osservanza, sì al parcheggio di Piazza della Libertà, spostamento del Foro annonario in zona Lugaresi, riconvesione dell’attuale Foro annonario e sistemazione della Piazza del Popolo (senza rischi per caviglie e calzature), costruzione parcheggio sotterraneo davanti all’ospedale per liberare l’entrata principale; tutte proposte da sottoporre al diretto parere dei cittadini.
- UNIVERSITA’: maggiore sinergia con la facoltà di Architettura nei progetti urbanistici importanti che riguardano la nostra città; creazione del CAMPUS universitario nella zona dell’ex Foro Boario (in alternativa al progetto del quartiere Novello)
- Se è vero (come è vero) che l’acqua potabile è un bene comune ed estinguibile, essa non va sprecata: proponiamo la posa di una rete DUALE di acqua potabile e di uso vario
- No alla via Emilia Bis (a pagamento); proponiamo la individuazione di un percorso (in parte già delineato) intercomunale che colleghi Cesena a Forlì, alternativo alla Via Emilia e che colleghi insediamenti industriali già presenti in quelle zone.
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